In questi giorni si è parlato molto sui giornali delle forti prese di posizione da parte del comune e di enac in riferimento alle condizioni dello scalo di Bologna.
Non è una novità che l’aeroporto abbia una struttura inadeguata rispetto al numero di voli e che ci sarebbero stati lavori per tutta l'estate per migliorare gli spazi.

Per i passeggeri spesso prendere un volo è un tour de force e lo stesso vale per i dipendenti che sono i primi a segnalarlo e a subirlo.

Le lavoratrici e i lavoratori dello scalo sono quelli che ci mettono la faccia quando per arrivare a un gate, ad esempio, devono fare lo slalom o addirittura scavalcare i passeggeri costretti a sedersi per terra per mancanza di sedute.

Chi lavora in aeroporto mette a rischio la propria salute e sicurezza ed è oggetto di tensione in caso di ritardi, code, overbooking o pagamenti, infatti e il tema delle aggressioni è sempre presente .

Sono quelli che si trovano, sempre insieme ai passeggeri, a subire anche le scelte di una gestione parcheggi scellerata che ricade anche e soprattutto su di loro.

È incredibile come le stesse problematiche si ripetano anno dopo anno e l’unica cosa aumentata è il numero dei negozi.

Nonostante le nostre segnalazioni sui temi della salute e del lavoro dignitoso non abbiamo registrato una presa di responsabilità concreta da parte della dirigenza e del istituzioni rispetto alla situazione che si è creata e che è sotto gli occhi di tutti.

Non a caso come FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI e UGL TA abbiamo in corso due vertenze, una sul Premio di sito che coinvolge non solo le aziende aeroportuali, ma anche i soci pubblici come Regione, Città Metropolitana e Comune e privati come la Camera di Commercio che su questa vertenza abbiamo formalmente chiamato in causa e un'altra sulla esternalizzazione della Sala Vip, per mettere al centro i lavoratori e la loro dignità.

Servono interventi seri sullo Scalo di Bologna. Non si può pensare di tenere tutto senza essere in grado di gestire centinaia di voli con milioni di pax e soprattutto alla fine non ridistribuire i profitti verso il basso.

Qualsiasi ragionamento su spostamenti di voli deve tenere al centro il fattore lavoro che è l'asse portante e non può essere dimenticato.

Come sigle sindacali unitariamente vogliamo sottolineare quanto ogni nuova o vecchia idea di piano regionale messa in campo ciclicamente e quindi anche adesso, NON deve mettere a rischio i posti di lavoro di persone che sono fondamentali nella vita di un aeroporto e grazie ai quali il servizio va avanti e che, aoprattutto, sono cittadini come gli altri e meritano rispetto.

Occorre invece, insieme ad ENAC , cercare soluzioni che possano migliorare la visibilità dello scalo e che vadano a incidere sulle fasce orarie evitando la concentrazione di voli in alcuni orari rispetto ad altri e lavorare per affinché non vi sia sovraffollamento e migliorare la qualità di soggiorno in aeroporto per chi viaggia e quella di vita e lavoro di chi è in aeroporto tutti i giorni H24

Le Segreterie Regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e UglT.A.