Le forme di protesta varieranno  da Cinema a Cinema, e non riguarderanno quei Cinema che abbiano sottoscritto, o che sottoscriveranno, gli accordi aziendali di salvaguardia della parte normativa del  CCNL Esercizi Cinematografici  2016.

Questo tipo di accordo è stato ad esempio sottoscritto con la Modernissimo srl (Società controllata dalla Fondazione Cineteca di Bologna) mettendo in sicurezza il normale svolgimento dei prestigiosi festival che stanno per iniziare come il "Cinema Ritrovato" e il "Cinema sotto le Stelle"; con l'accordo infatti la società cinematografica si dissocia dalla presunta ipotesi di rinnovo di CCNL sottoscritta da ANEC con Fistel e Uilcom ma contestata dalla CGIL, perché - recita l'accordo- lascia :"spazio per potenziali controversie".

Nell'accordo si conferma che sarà dato seguito alle erogazioni economiche definite in fase di trattativa unitaria, per un aumento complessivo di 200 € lordi oltre all’ulteriore adeguamento inflattivo previsto  dal primo gennaio 2026 relativamente all'anno 2025.

Mentre sulla parte normativa, dove si concentrano le critiche della CGIL a livello nazionale per l'eccesso di tipologie di lavoro precarie in particolare con l'introduzione ulteriore di forme deregolate di lavoro a chiamata, l'accordo respinge queste ulteriori precarietà assumendo come valide le norme del precedente CCNL Esercizi Cinematografici del 2016, sino a quando non interverranno "accordi a livello nazionale, sottoscritti da tutte le sigle sindacali SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM."

Trattative per analoghi preaccordi sono in corso con gli altri circuiti cittadini e dal loro esito dipenderà lo sviluppo del conflitto.