I gravi fatti accaduti in questi giorni in città e in provincia nei confronti delle donne, continuano a mettere in evidenza quanto ci sia ancora bisogno di riflettere ed agire sulla cultura e la qualità delle relazioni in tutti i contesti, per trasformarle nel senso del pieno rispetto, dell’uguaglianza e della reciprocità, rifiutando qualsiasi modello basato sulla prevaricazione a cui nessuna e nessuno possono sentirsi estranei.

L’omicidio di Sofia Stefani uccisa per mano di un uomo nella stanza del comando della polizia locale di Anzola Emilia il cui movente auspichiamo venga chiarito al più presto dagli inquirenti, si prefigura come l’ennesima vittima di femminicidio..

La CGIL di Bologna esprime le più sincere condoglianze alla famiglia e solidarietà e vicinanza alle comunità in cui Sofia viveva e lavorava.

Anche la donna stuprata qualche giorno fa nel parco della Montagnola a Bologna, a cui va il sostegno e la solidarietà di tutta la CGIL, ci deve far accrescere la condanna verso questi reati  e deve sempre restare ferma la consapevolezza che la violenza contro le donne non è un fatto privato ma un problema sociale, nonché un reato.

Questi ennesimi episodi di violenza debbono essere un ulteriore monito per attivare politiche sistemiche di contrasto alla violenza maschile, attraverso azioni di sensibilizzazione, di prevenzione, di formazione e di sostegno ai centri antiviolenza, luoghi indispensabili per il supporto delle donne in uscita dalla violenza.