Il Tribunale di Bologna ha dichiarato l’antisindacalità del comportamento tenuto dalla Exsto Italia Srl durante le trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale, condannandola a sedersi di nuovo al tavolo delle trattative.

La società aveva deciso di sopprimere l’erogazione ai lavoratori della quattordicesima mensilità – che tutti i dipendenti percepivano da oltre cinquant’anni – per trasformarla in un superminimo individuale, determinando in questo modo, nel tempo, una diminuzione del reddito dei lavoratori.

Durante le trattative, la Filctem – CGIL aveva espresso il proprio dissenso e formulato proposte a tutela dei lavoratori. La Exsto Italia S.r.l. invece ha interrotto il dialogo in corso e ha convocato i lavoratori singolarmente per far sottoscrivere loro la modifica contrattuale.

Il Giudice Chiara Zompì del Tribunale di Bologna, su ricorso della Filctem – CGIL di Bologna, assistita dagli avvocati Guido Reni e Giulia Gallizioli dello Studio Legale Associato di Bologna, ha dichiarato l’antisindacalità di tale condotta, consistente “nell’aver unilateralmente sospeso le trattative sindacali per il rinnovo del contratto integrativo aziendale e nell’aver sottoposto direttamente ai lavoratori una modifica del trattamento retributivo previsto nei contratti individuali di lavoro

Adesso, su ordine del Tribunale, la società dovrà cessare la condotta antisindacale, riprendere le trattative illegittimamente interrotte e dare pubblicità al provvedimento del Giudice sia sulla bacheca aziendale sia su due quotidiani.

Dichiariamo la nostra soddisfazione e quella di tutti i lavoratori coinvolti e ci riserviamo di agire per il danno individuale che hanno subito i singoli lavoratori a fronte dell’illegittima azione aziendale.

Marco Grandi