Questa mattina martedì 07 febbraio 2023 la Filt Cgil ha organizzato un presidio a favore dei lavoratori e delle lavoratrici dell’appalto di logistica davanti al magazzino BOMI ITALIA SPA dell’Interporto di Bologna, per chiedere il rispetto delle condizioni economiche e contrattuali a seguito di un cambio di appalto.

Oggi abbiamo protestato e abbiamo inviato una nuova richiesta di incontro alle società coinvolte ed a tutti i soggetti istituzionali firmatari del Protocollo dell’Interporto – recentemente rinnovato -: riteniamo che non rispettare le procedure di cambio di appalto ed approfittarne per peggiorare le condizioni di lavoro dei lavoratori siano comportamenti illegali, e quindi rientrino nel campo di applicazione del Protocollo.

Il magazzino della società BOMI – trasferitasi da circa un anno nel sito di Bentivoglio – impiega circa 50 operai in appalto che preparano e spediscono prodotti generici per farmacie, alle dipendenze di varie società appaltatrici, una delle quali era Vectra Srls che dal 01 febbraio è stata sostituita da Industrial Servizi Società Cooperativa. Per realizzare questo cambio di appalto la società appaltatrice uscente ha imposto a tutti i lavoratori di rassegnare le dimissioni con una promessa di assunzione presso un’altra società. I lavoratori sono quindi stati assunti con condizioni contrattuali peggiorative (perdita dell’anzianità di servizio e assunzione come socio lavoratore). Alcuni di questi lavoratori hanno ricevuto solamente dopo l’assunzione copia del contratto di lavoro e non hanno quindi potuto rendersi conto di quanto stava avvenendo in termini peggiorativi.

I lavoratori hanno subito un comportamento aziendale illegittimo che è andato tutto a loro danno per l’assoluto guadagno dell’azienda, infatti, la richiesta di dimissioni e la successiva riassunzione da zero è una modalità illecita per praticare i cambi di appalto così come la modifica della qualifica del lavoratore da dipendente a socio lavoratore è preordinata allo sfruttamento dell’appalto nella logica di ridurne i costi mettendo tutto il peso sulle spalle dei lavoratori, a maggior ragione se si considera che la cooperativa appaltatrice è una cooperativa di dubbia provenienza che di cooperativo ha solo il nome.

Come sindacato, a fine gennaio prima del cambio di appalto, abbiamo fatto una richiesta di incontro urgente alla società committente BOMI per assicurarci che il cambio di appalto venisse effettuato con le modalità corrette, ma non abbiamo ricevuto risposta.

Bologna, 07 febbraio 2023

Filt Cgil di Bologna