Ogni anno per il 2 agosto, in occasione delle celebrazioni per ricordare le vittime della strage neofascista della Stazione di Bologna, le Organizzazioni sindacali per far sì che le lavoratrici ed i lavoratori possano dare testimonianza e stringersi idealmente intorno ai familiari delle vittime, convocano un'assemblea che ha per luogo di svolgimento lo spazio antistante la Stazione Centrale di Bologna. Ebbene ogni anno talune Amministrazioni, per fortuna sempre di meno, non autorizzano l'assemblea, adducendo come motivazione che il luogo dell'assemblea è improprio e che soprattutto non è condiviso con le Amministrazioni stesse.
Al danno poi si aggiunge la beffa di un nulla osta concesso a condizione che si utilizzi un permesso dal lavoro e non le ore di assemblea sindacale previste. Sullo svolgimento in esterno di un'assemblea non vale la pena di soffermarsi, tanti e tali sono i precedenti che non vale la pena ritornarci. Forse conviene soffermarsi sull'altra motivazione: quella secondo cui il luogo di svolgimento non sarebbe concordato con le rispettive amministrazioni. Spiace constatare che una simile motivazione venga fornita da quegli uffici giudiziari che nel corso degli anni hanno contribuito con una dedizione e una professionalità assoluta a identificare esecutori e mandanti di quel vile attentato.
Ogni anno alla convocazione dell'assemblea di CGIL, CISL e Uil recita la stessa formula "Convocazione di assemblea in orario di lavoro per il 2 agosto" a cui corrisponde lo stesso identico diniego dagli Uffici in indirizzo, “sede dell'assemblea non idonea”.
Rivolgiamo a tutti i Dirigenti degli Uffici Giudiziari il seguente accorato appello: il 2 agosto a Bologna ci può essere luogo più simbolicamente idoneo dove tenere un'assemblea se non davanti all'atrio di quella stazione che reca ancora i segni di quella violenza, con un orologio inchiodato alle 10,25 da 44 anni che non ne vuol sapere di rimettersi a funzionare?
FP Cgil – Salvatore Bianco, Norberta Romani
Cisl FP – Stefano Franceschelli
Uil PA – Maria Salemi