Nella giornata di ieri, al Liceo Minghetti di Bologna, un gruppo di studenti, docenti e membri del personale ATA ha scritto e inviato una lettera aperta a tutta la comunità scolastica invitando all’esercizio del voto in occasione dei prossimi referendum su lavoro e cittadinanza dell’8 e 9 giugno.
Una lettera, che condividiamo in ogni parola, in cui chi scrive esprime delusione e sdegno di fronte agli inviti all’astensionismo pervenuti, in questi giorni, da importanti cariche dello Stato.
Una lettera che, senza dare alcuna indicazione di voto per il Sì o per il No, si limita a sottolineare quanto il voto sia alla base dei valori della Costituzione, sulla quale si fonda la proposta didattica ed educativa della scuola. Un invito a partecipare, a votare e ad esercitare un diritto in un periodo di democrazia a “bassa intensità”, per citare le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Invece, ancora una volta, apprendiamo con indignazione dalla stampa le gravi dichiarazioni di esponenti politici locali del maggior partito di Governo, che accusano gli autori della lettera di politicizzare la scuola dichiarando la stessa lettera inopportuna e inaccettabile.
Come FLC CGIL, ricordiamo loro che non solo quella lettera costituisce per gli studenti e per tutta la comunità scolastica una lezione di cittadinanza attiva, nel pieno solco pedagogico della Costituzione, ma anche che in nessun modo e in nessun caso si può censurare la libera espressione dei lavoratori della scuola.
Da ultimo, ribadiamo che è in se un atto antidemocratico e anticostituzionale invitare a non esercitare il libero diritto di voto e di partecipazione di ogni cittadina e cittadino del nostro Paese.
L’ennesima lezione sbagliata per le ragazze e i ragazzi delle nostre scuole.
Bologna, 17/05/2025
Gabriele Caforio
Segretario generale FLC CGIL Bologna