Nella giornata di oggi si è insediato e riunito il primo Senato Accademico dell’Università di Bologna all’indomani della elezione dello scorso aprile che ne ha rinnovato parte dei suoi componenti. Considerando gli eventi e le tragedie belliche che ci circondano, tra i primi ordini del giorno c’è stata la discussione e il voto su una mozione sulla guerra a Gaza presentata dalla componente studentesca. La FLC CGIL, ritornata in Senato come primo sindacato con l’elezione di Federico Barbino, ha accolto da subito con favore il fatto che il nuovo consesso riaprisse i suoi lavori proprio dai temi della pace e dell’impegno che ogni istituzione e lavoratore può portare avanti per perseguirla. La mozione esprimeva diverse richieste in merito alla posizione dell’Ateneo sulla guerra in corso e ai suoi rapporti, presenti o futuri, con aziende israeliane impegnate nell’industria bellica. Già nell’ultima seduta del Senato, in aprile, l’Unibo aveva chiarito, a seguito di un monitoraggio interno, frutto anche della pressione promossa a maggioranza dalla componente RSU di Unibo, di non avere rapporti con Università israeliane che esponessero al rischio di dual use (uso civile e militare). Su questo tema il Senato ha ora impegnato l’Unibo ad assumere regole e metodi ancora più severi e attenti per prevenire o minimizzare i possibili rischi di dual use legati alle proprie attività scientifiche. Come FLC CGIL abbiamo ribadito il nostro impegno a monitorare tale attività. Si è ribadita e ampliata la condanna, da parte dell’Unibo, ad ogni aggressione bellica contro le istituzioni universitarie e i suoi lavoratori, nonché contro le studentesse e gli studenti. Si è assunto l’impegno a promuovere e sostenere iniziative di accoglienza a lavoratori e studenti degli Atenei oggetto di aggressione in contesti di guerra e in particolare della Striscia di Gaza. Ultimo, ma non meno importante, l’impegno dell’Ateneo al controllo costante delle proprie attività scientifiche e formative affinché non coinvolgano enti o università che secondo il giudizio di organismi internazionali o nazionali siano riconosciuti come responsabili di violazione dei diritti umani e del diritto internazionale. Come FLC e come CGIL riteniamo un ulteriore passo avanti la discussione e la votazione che c’è stata oggi in Senato perché tutti questi temi sono così diventati ineludibili e obbligano le strutture dell’ateneo bolognese a non far passare in sordina il tema della pace e delle implicazioni che le varie attività istituzionali possono avere con i conflitti in corso.

 

Bologna, 21/04/2024

Gabriele Caforio Segretario Gen. FLC CGIL Bologna Michele Bulgarelli Segretario Gen. CGIL Bologna