Purtroppo, ancora una volta, siamo di fronte a una morte in un luogo di lavoro. Giuseppe Schettino, lavoratore di un'azienda in appalto ENEL (la Eleonor con sede ad Altedo), ha perso la vita mentre lavorava. Di nuovo un lavoratore non rientra a casa dal lavoro. L'ennesima morte sul lavoro nel sistema di appalti avvenuta, tra l'altro, in una giornata particolare: lo Sciopero generale dichiarato da CGIL e UIL.
Tra le motivazioni dello sciopero generale ci sono entrambi i temi: sicurezza nei luoghi di lavoro e contrasto al sistema di appalti. Questi temi hanno la necessità di interventi strutturali di investimenti sia pubblici che privati che contrastino da un lato la piaga sociale delle morti sul lavoro e degli infortuni invalidanti, dall'altro una legislazione che nel sistema degli appalti non tutela in alcun modo chi per vivere deve lavorare. Ciò che è successo ieri a Sasso Marconi in un appalto di Enel rientra esattamente in questa dimensione.
La prossima settimana, come Fiom, convocheremo l'Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori per discutere insieme a loro quali sono le condizioni di lavoro e che tipo di iniziative intraprendere. Nell’esprimere piena vicinanza della famiglia, come Fiom di Bologna anche in questo caso ci costituiremo parte civile quando verrà aperto il processo.
È assolutamente necessario che il Governo investa risorse per garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, utilizzando anche strumenti nuovi e straordinari nella formazione e nella repressione delle irregolarità. È assolutamente necessario mettere al centro del lavoro industriale, compreso l’intero sistema delle manutenzioni (spesso inserite nel sistema degli appalti), la salute e la sicurezza di chi lavora.


Bologna, 30/11/2024
Simone Selmi Segretario Generale Fiom CGIL di Bologna