Le lavoratrici ed i lavoratori di Iss Facility, durante le assemblee convocate nei siti di Zola Predosa e Crespellano nel Bolognese, hanno approvato all’unanimità l’ipotesi di accordo sottoscritta da Filcams-Cgil di Bologna e Iss Facility, azienda che opera nel settore dei Multiservizi/Pulizie, validando il primo contratto integrativo aziendale per le lavoratrici e lavoratori in appalto presso il sito di Philip Morris.
 
 
La trattativa è durata più di 11 mesi, ed è stata caratterizzata da momenti di grande tensione, che hanno portato le lavoratrici ed i lavoratori a scioperare per sei giorni consecutivi, con presidi quotidiani dalle 6 della mattina e protratti per l’intero turno di lavoro, presso il sito della Philip Morris di Crespellano. 
 
“La lotta condotta da questi lavoratori”, racconta la sindacalista Daniela Dessì della Filcams-Cgil di Bologna,  “che con coraggio (hanno scioperato anche lavoratrici con contratti a tempo determinato) hanno scelto di dare un valore a se stessi e al loro lavoro, è stata caratterizzata anche dalla solidarietà di tante persone, come i funzionari e i segretari della Camera del lavoro di Bologna e della Filctem-Cgil, compreso quello che cura le relazioni sindacali in Philip Morris, fino ad arrivare al Sindaco di Valsamoggia, Daniele Ruscigno, che non solo si è presentato al presidio per ascoltare i manifestanti, ma che si è reso disponibile come interlocutore super partes nel tentativo di coinvolgere le Parti in un percorso di riavvicinamento delle posizioni”. 
 
 
Finalmente, in data 25 gennaio 2024, la Filcams-Cgil con le sue infaticabili Rsa, hanno trovato, presso la sede di Confindustria Area Emilia, una mediazione con Iss Facility.
 
 
L’intesa determina miglioramenti su salute e sicurezza, sulla formazione, sui diritti alle persone, sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sulla parità di genere e sul salario. 
 
 
Sono previste delle ore di permesso retribuite per visite mediche dei lavoratori e/o dei figli e coniugi. 
 
 
La formazione verrà determinata attraverso una analisi congiunta dei fabbisogni formativi, e sarà finalizzata all’aggiornamento costante delle competenze,  alla crescita professionale/percorsi di carriera delle lavoratrici e dei lavoratori, alla riduzione delle disparità di genere, e sarà oggetto di verifica congiunta.
 
 
L’azienda fornirà alle Rsa semestralmente i dati sui livelli di inquadramento contrattuale, al fine di verificare congiuntamente non solo la corretta applicazione del CCNL, ma anche eventuali percorsi di crescita professionale anche in ottica di riduzione del divario di genere.
 
 
Per quanto riguarda i trattamenti economici, viene riconosciuto un buono pasto giornaliero pari ad 8 euro, e viene istituito finalmente un Premio di risultato annuale che, con il raggiungimento degli obbiettivi di efficientamento definiti, potrà erogare quote salariali fino a 1.495 euro!
 
 
Inoltre, durante la vigenza contrattuale, saranno maturate quote di aumento salariale fisso che saranno riconosciute mensilmente, al termine della vigenza contrattuale, per un valore di 450 euro all’anno a regime.
 
 
La Filcams e le Rsa esprimono enorme soddisfazione per l’intesa raggiunta in un settore caratterizzato dalla frammentarietà dei lavoratori, spesso considerati invisibili.
“Queste lavoratrici e questi lavoratori hanno reso evidente” chiude la sindacalista Daniela Dessì, 
“che l’unità dei lavoratori può determinare l'incremento delle tutele, e che diritti e salario non sono  in contrapposizione con produttività e competitività aziendale”.
 
 
Daniela Dessì 
Filcams CGIL Bologna