Ieri, 20 novembre, presso l’aula magna di Economia a Bologna si è tenuto un incontro di tutta la comunità accademica assieme al gruppo di lavoro sulla riforma dello statuto di Ateneo e al Magnifico Rettore. Durante l’incontro è stata presentata la proposta di riforma che nelle prossime settimane, entro dicembre, andrà al voto in Senato Accademico.
 
Si giunge così verso le battute finali del percorso. Si tratta, lo ribadiamo, di un passaggio importante e potenzialmente innovativo che può aprire una nuova stagione di democrazia e rappresentanza per tutte le lavoratrici e i lavoratori all’interno degli organismi d’Ateneo, sia per il personale docente che per il personale TA.
 
Dobbiamo purtroppo constatare come, ad oggi, non si sia ancora riusciti a modificare la prima estremistica applicazione degli aspetti più autoritari della Legge 240/2010, la “legge Gelmini”. Le modifiche intervenute in passato allo Statuto hanno poi reso più complicata l’ingegneria istituzionale degli Organi senza peraltro garantire la necessaria rappresentatività del personale TA. 
 
Riteniamo invece che la proposta presentata nel corso della giornata di ieri sia una proposta di valore, che tenta un cambiamento di rotta verso una direzione nuova che restituisca maggiore potere e rappresentanza al personale d’Ateneo.
 
Rivendichiamo anche oggi molte delle modifiche proposte ieri perché sono, in maniera chiara e ormai da tempo, le richieste della FLC e della CGIL. 
 
In particolare e prima tra tutte l’elettività del CDA e l’inclusione della rappresentanza di tutte le componenti, compresa quella del personale TA eletto direttamente dai dipendenti. Questa costituisce, a nostro avviso, la madre di tutte le modifiche verso una nuova stagione di democrazia e rappresentanza.
 
Viene abolita la Consulta del personale TA (organismo, quest’ultimo, nato come contentino all’indomani della perdita del posto in CDA dei TA e di fatto ormai superato anche dalla nuova contrattazione nazionale che amplia le materie oggetto di confronto sindacale).
Viene infine proposto l’incremento al 25% del peso del voto del personale TA nella elezione del prossimo Rettore.
 
Ora la palla passa al voto del Senato Accademico, vogliamo ricordare che si tratta di una riforma che riguarda tutte e tutti e che può restituire all’Unibo un nuovo ruolo di riferimento nazionale per la qualità della sua democrazia e per la rappresentanza interna delle lavoratrici e dei lavoratori.
 
Michele Bulgarelli - Segretario generale CGIL Bologna
Gabriele Caforio - Segretario generale FLC CGIL Bologna