Si è svolta nella giornata di ieri, 5 dicembre, la seconda azione di sciopero con ulteriori 8 ore di astensione dal lavoro e dallo stipendio, delle 16 già proclamate, per protestare contro il licenziamento illegittimo di Franco e per chiedere a Covisian il suo reintegro immediato.
Lo sciopero è stato partecipatissimo, con un’adesione vicina al 100%, e nonostante il tempo inclemente e neve, con presidi numerosi sotto la sede di Covisian, con la partecipazione anche delle RSU delle varie aziende in appalto per Hera (Koinè Bologna, Linetech Business Services, Network Contacts).
La assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori in presidio ha deciso di proclamare un altro pacchetto di sciopero, raddoppiando il numero delle ore iniziali, dalle 16 già effettuate alle ulteriori 32 ore, proclamando lo sciopero ad oltranza fino a domenica 10 dicembre 2023 compresa, con contestuale presidio davanti alla sede di Covisian e prevedendo inoltre, per la giornata di mercoledì 13 dicembre 2023, una ulteriore giornata di sciopero di tutti i services in appalto per Hera, con manifestazione davanti al Comune di Bologna e cercando di coinvolgere anche Covisian a livello nazionale, oltre alle istituzioni locali, per cercare di dare la più ampia visibilità alla mobilitazione, che per noi continuerà fino a che Franco non verrà reintegrato in azienda!!
 
Anche le Segreterie Nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil hanno stigmatizzato con forza il comportamento dell’azienda Covisian che, nell’arco di poche settimane, ha avviato 2 licenziamenti disciplinari che destano non poche perplessità, sia nel metodo, che nel merito.
Il contratto collettivo delle Telecomunicazioni chiarisce inequivocabilmente che i provvedimenti disciplinari che si possono prendere da parte aziendale devono essere commisurati e proporzionati alle fattispecie indicate nello stesso CCNL. I provvedimenti intrapresi appaiono alquanto esagerati e sproporzionati.
I sindacati invitano l’azienda Covisian a ritornare sui propri passi, revocando il provvedimento e ripristinando un clima sereno all’interno del sito bolognese.
In assenza di azioni distensive da parti di Covisian, in primis nei confronti dei lavoratori coinvolti dai provvedimenti disciplinari, e che successivamente restituiscano serenità lavorativa in azienda, le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil non esiteranno ad estendere la conflittualità su tutto il territorio nazionale.