Il grave infortunio sul lavoro di ieri pomeriggio - avvenuto nel centro della città - è l'ennesimo episodio ai danni di un operaio del settore edile, dopo l’ultimo incidente mortale che ha causato la morte di un operaio impiegato in un appalto dell'aeroporto “G. Marconi” di Bologna e che ha visto la proclamazione di uno sciopero di Cgil, Cisl e Uil. La situazione degli infortuni sul lavoro nel nostro Paese è inaccettabile. In un contesto in cui il dibattito pubblico e l’agenda politica non sembrano voler calendarizzare una discussione in merito che vada oltre il lutto dovuto alla contingenza. Purtroppo questo ennesimo episodio racconta ancora in modo drammatico quanto ancora si debba fare nella fase di prevenzione e quanto si debba ancora investire per evitare gli infortuni, per intensificare i controlli e per applicare le sanzioni. Non è possibile che un lavoratore esca di casa al mattino senza sapere se vi farà ritorno. Eppure restano i lavoratori, specie nel settore edile, ad essere i soggetti più esposti a incidenti gravi e troppo spesso anche mortali. Ci vogliono risorse per investire in formazione, è necessario stimolare la responsabilità sociale delle imprese. Il lavoro è un diritto. La salvaguardia della vita e la salute dei lavoratori deve essere un dovere per lo Stato e per il sistema delle imprese. È necessario quindi riportare la sicurezza al centro del dibattito, renderla per davvero uno strumento di emancipazione inscindibile dalla qualità del lavoro. La cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro non può essere semplicemente millantata, deve diventare un patrimonio comune. E le imprese devono smettere di considerare le voci di spesa sulla sicurezza come un costo. Le risorse sulla salute e sicurezza sono risorse spese per la dignità del lavoro, per la dignità ed il rispetto dei lavoratori. Un investimento per il futuro del nostro Paese. Perché la sicurezza è una risorsa e non un lusso. Finché verrà considerata un costo, continueranno a presentarsi situazioni di pericolo.

Bologna, 30 novembre 2023

Fillea-Cgil Bologna