CGIL CISL e UIL insieme alle loro organizzazioni di categoria SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL hanno rinnovato con il Comune e Città metropolitana di Bologna il "protocollo di buone pratiche per lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della produzione culturale", firmato per la prima volta il 23 marzo 2021, che richiama i numerosi protocolli sottoscritti fra le parti a livello territoriale su appalti, lavoro, legalità ecc, con l'obiettivo di renderli operativi nella specificità del settore dello spettacolo della produzione culturale.

Nel protocollo siglato, il Comune e la Città Metropolitana di Bologna si impegnano per il settore dello spettacolo, a inserire nei bandi di gara e negli affidamenti di servizi, nei bandi per la stipula di convenzioni e per la concessione dei contributi, clausole specifiche per l’attuazione delle buone pratiche definite dal protocollo stesso.

Il principio che regola il Protocollo è quello che condiziona l'erogazione di risorse pubbliche, al rispetto dei Contratti Nazionali di Lavoro strettamente attinenti all'attività svolta e sottoscritti dai sindacati più rappresntativi a livello nazionale, al rispetto dei minimi contrattuali anche per le forme di lavoro autonomo, al riconoscimento delle giornate di prova in preparazione pre e post produzione, alla limitazione del lavoro intermittente, al controllo del versamento esclusivo dei contributi previdenziali su ex-Enpals, alla garazia occupazionale ed economica in caso di cambio di appalto, alla applicazioni di protocolli sulla salute e sicurezza specifici del settore, alla puntualità nei termini di pagamento delle retribuzioni.

Il rinnovo del Protocollo, oltre ad una migliore riscrittura generale che rende più chiaro ambito e modalità di intervento, si introducono tre novità:

1- una richiesta di autodichiarazione – vincolante per l’accesso ai contributi – che permetterà un reale controllo (a campionamento o su segnalazione del lavoratore) del rispetto delle norme di legge (73/2021) che istituisce l’obbligo per il datore di lavoro di rilasciare alla lavoratrice una certificazione attestante l’ammontare della retribuzione giornaliera e dei relativi contributi;

2- la tutela di genere e di contrasto ad ogni discriminazione che si configuri come molestia o violenza verbale o fisica;

3- il rafforzamento della partecipazione alla Commissione di Vigilanza sui locali di Pubblico Spettacolo di rappresentanti sindacali.

Il protocollo si è rivelato e sempre più diverrà uno strumento per migliorare le condizoni di lavoro e le relazioni tra sindacato e operatori della cultura, in una ottica di riconoscimento della professionalità di chi lavora nella produzione culturale unita all’importanza del rispetto dei diritti e della qualità del lavoro.

Giulia Santoro

segretaria CdLM Cgil Bologna

Antonio Rossa

Segretario Generale Slc Cgil Bologna