La Filcams di Bologna ha sempre creduto che il turismo potesse diventare una importante leva occupazionele per Bologna ma anche per l’intera area metropolitana. Siamo però altrettanto convinti che i numeri importanti che in questi giorni sono usciti sulla stampa debbano rapidamente essere oggetto di una discussione seria ed approfondita sulla qualità del lavoro.
Un lavoro completamente diverso rispetto a quello che storicamente si è conosciuto sul nostro territorio: lavoro con nastri orari estremamente estesi, a volte ore 24, 7 giorni su 7 per 365 giorni all’anno; lavoro in prevalenza femminile, con forte presenza di migranti ma anche lavoro di giovani molto scolarizzati e altamente professionalizzati che hanno deciso di investire nel filone della cultura, parte integrante della filiera turistica. Ma anche tanto lavoro grigio e nero, soprattutto nei pubblici esercizi; lavoro in appalto nella quasi totalità delle strutture alberghiere dove, a oggi, manca ancora una vera agibilità sindacale. Situazioni complesse, poco conosciute che necessitano di un vero sindacato di strada che crei rappresentanza tra quelli che oggi sono ancora troppo invisibili.
Spesso lavoro povero ma non necessariamente condannato a rimanere tale. Siamo pronti ad affrontare una seria contrattazione di secondo livello, territoriale o aziendale, con le nostre controparti che permetta di fare quello che storicamente si è fatto in questo territorio con i settori più strutturati: alzare i salari delle lavoratrici e dei lavoratori, distribuire parte dell’enorme ricchezza che si sta producendo ma anche contrattare miglior condizioni di lavoro e serie politiche di conciliazione. La mancanza di manodopera e il tema della formazione sono temi seri che devono trovare anch’essi, con il contributo anche delle Istituzioni, soluzioni innovative e incisive per il settore. L’apertura del tavolo metropolitano sarà per la categoria un primo momento nel quale portare il proprio punto di vista, sapendo che, per noi, la redistribuzione del profitto che si sta producendo è un punto imprescindibile da cui partire.
Sonia Sovilla
FILCAMS CGIL