Il Senato accademico vota a favore della proposta del rappresentante TA, bibliotecari e CEL Federico Barbino in quota FLC CGIL
Il Senato Accademico dell’Università di Bologna, nella seduta del 23 settembre, ha approvato a larga maggioranza una mozione presentata dal rappresentante del personale tecnico-amministrativo, bibliotecario e CEL in Senato, eletto nelle liste FLC CGIL Federico Barbino.
La mozione chiede ad Unibo, oltre alla continuità dell'impegno per la pace, l'interruzione di ogni formale relazione e collaborazione con università, istituzioni e aziende israeliane, fatti salvi progetti di ricerca esistenti non ascrivibili al dual use e di contribuire in modo fattivo alla ricostruzione del sistema educativo, scolastico e accademico di ogni ordine e grado dello Stato palestinese.
La decisione arriva dopo un intenso dibattito e rappresenta un segnale forte: l’università non può limitarsi a produrre ricerca, ma deve assumere una responsabilità civile di fronte alle violazioni dei diritti umani. La mozione ha un chiaro valore politico e sindacale: riaffermare il ruolo dell’istituzione universitaria come comunità critica, decoloniale e coerente con i valori costituzionali. Resta invece aperta la battaglia sul tema dei rapporti con l’industria militare.
La FLC CGIL sottolinea l’importanza di questa presa di posizione, che si colloca nel solco delle precedenti deliberazioni del Senato, delle richieste avanzate anche dal movimento studentesco, e delle iniziative più ampie a livello nazionale. È un passo significativo contro ogni forma di oppressione e a favore della dignità delle persone e dei popoli.
Il testo completo della mozione è reperibile al sito Unibo: Comunicato Unibo Magazine
Segreteria FLC CGIL di Bologna