È da oltre 40 anni che lo Stato italiano discrimina il personale che insegna la propria madrelingua nelle università, cioè Lettori (fino al 1995) e poi Collaboratori ed esperti linguistici (CEL), due figure che si sono succedute nel tempo ma che condividono il profilo professionale e le mansioni che svolgono.
Nonostante diverse sentenze emesse dalla Corte di Giustizia Europea a favore dei Lettori, le autorità italiane continuano a rimandare il loro dovere di applicare la giurisprudenza europea, e a non riconoscere ai Collaboratori ed esperti linguistici, nell’ambito del CCNL, uno specifico ruolo di insegnanti di madrelingua e un trattamento economico adeguato. Tale riconoscimento porrebbe fine a decenni di discriminazione e ai numerosi contenziosi legali presenti e futuri
Di conseguenza, è indetto lo sciopero nazionale per l’intera giornata di venerdì 30 giugno di tutto il personale Lettore/CEL da parte dalle sigle sindacali FLC CGIL e UIL RUA a sostegno della categoria per rivendicare:
1) risorse aggiuntive per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro 2019-21 esplicitamente dedicate ai Collaboratori ed Esperti Linguistici, che hanno una retribuzione base assolutamente non commisurata alla professionalità richiesta
2) riconoscere finalmente, ai sensi delle sentenze della Corte di Giustizia Europea, l’intera ricostruzione di carriera alla data odierna o di cessazione di servizio per gli ex Lettori, soluzione che non risulta presente nella bozza di decreto interministeriale
Venerdì 30 giugno presidio ore 10 in via Zamboni 33 davanti al rettorato, partecipate!
FLC-CGIL Bologna